Aκρόπολις Περγάμου


Master - Accademia Adrianea

Rilettura dell’acropoli

Pergamon, Turchia


Il progetto per l’acropoli di Pergamo prende le mosse dalla volontà di restituire l’immagine del sito e maggiorarne quindi la sua leggibilità.

L’acropoli ad oggi si presenta (a seguito delle tre campagne di scavi del XIX secolo e di asportazioni volte alla creazione del Pergamon Museum di Berlino) in molti punti illeggibile, scomposta e degradata.

Partendo dall’assenza del grande Altare, si prosegue con l’illeggibilità del tempio di Atena, dell’agorà, del tempio di Dioniso, dei palazzi dei re, della biblioteca. I percorsi spesso mancano o si presentano scoscesi, impraticabili, senza orientamento; nel 2013 sono state installate alcune passerelle di legno nella parte nord dell’acropoli ove sorgeva la strada privata di percorrimento dei palazzi dei re.

Il progetto rilegge il sito partendo dall’antico percorso passante per l’agorà (proponendo lo smantellamento della funicolare), e proseguendo tramite la ricostruzione del grande Altare con il suo terrazzamento, della porta di Eumene II, del tempio di Atena (con il suo ingresso e terrazzamento), della cesura tra la parte pubblica (sud) e privata (nord) e la messa in evidenza dei palazzi dei re. Si propongono quindi le anastilosi del tempio di Atena e dell’Altare di Zeus, la ricostruzione della torre di Eumene e degli ingressi ai terrazzamenti del tempio di Atena e dell’Altare di Zeus.



Il grande altare di Zeus

Pergamon, Turchia


La costruzione del grande Altare di Zeus fu iniziata sotto il regno di Eumene II, negli anni 80 del II secolo a. C.. È molto probabile che il sovrano abbia fatto erigere questo momento per le numerose vittorie da egli ottenute, tuttavia alcune parti dell’ara non furono ultimate.

Tra tutti gli edifici di Pergamo, e forse tra tutti i monumenti della piena epoca ellenistica, il Grande Altare è la creazione più spettacolare. Tale edi cio era stato costruito nella prospettiva di superare tutti monumenti di questo tipo se non per la venerabilità, senz’altro per la maestosità.


Il progetto di anastilosi proposto per l’Altare si fonda sul principio di simmetria e ricostruisce l’angolo destro del prospetto principale.

L’interezza del monumento è resa grazie alla presenza delle fondazioni del basamento ed è evocata dalla ricostruzione (appunto per simmetria).

Si è deciso di erigere nuovamente il basamento comprensivo del fregio, poggiato sulle fondazioni antiche, le colonne dell’ordine esterno e la parte iniziale della cella.





Il tempio di Atene

Pergamon, Turchia



Il tempio periptero dorico, dedicato alla dea Atena, protettrice della città è senz’altro il più antico dell’acropoli, anche se la sua datazione risulta essere controversa. L’interpretazione più veritiera si attribuisce al fatto che fu Filetero fondatore della città ad introdurre il culto della dea Atena prendendo a modello appunto la città greca di Atene.

L’anastilosi del tempio di Atena utilizza la ricostruzione e lo studio assiale realizzato da Doxiadis al ne di restituire l’immagine del monumento. Si è deciso di evocare l’interezza del tempio ricostruendone l’angolo (verso i propilei) con quattro colonne con trabeazione, estrudere il muro della cella in modo tale da ottenere l’ombra delle colonne su di essa ed in ne pore dei rocchi di colonna nell’angolo opposto a quello ricostruito no alla trabeazione .





Il nuovo museo dell’acropoli

Pergamon, Turchia


Il progetto di un nuovo museo per l’acropoli si pone contestualmente al progetto di rilettura e musealizzazione diffusa del sito.

Visitando il sito si è notata la necessità di uno spazio consono all’esposizione di ritrovamenti, di modelli ricostruttivi e di sosta. Il progetto del museo si fonda su tali principi ed aiuta alla comprensione del sito tramite un’ordinata esposizione.

Il progetto si colloca nell’area compresa tra l’Altare di Zeus e le antiche botteghe del commercio; la ride- nizione della terrazza delle botteghe (posta ad una quota intermedia tra la terrazza dell’Altare e quella del tempio di Atena, costeggiata dal percorso di accesso alla parte settentrionale) include l’intervento del museo. Il progetto, infatti, si accosta al salto di quota tra le due terrazze ed è accessibile da entrambe i livelli. L’ingresso principale è collocato sulla terrazza dell’Al- tare e riprende in pianta la dimensione del basamento del monumento. L’elevato salto di quota ha offerto l’opportunità di utilizzare le altezze e creare anche un secondo piano; dal secondo livello si accede ad una rampa che termina presso la ricostruzione della torre di Eumene (ingresso al sito archeologico).

Il museo è concepito per essere anche uno spazio di ritrovo per gruppi di visitatori ed offre una zona di riposo, dando riparo dal caldo sole di Pergamo. Come precemente accennato, l’allestimento tende ad evocare le epoche di sviluppo dell’acropoli e la storia che le ha segnate, guidando il visitatore ad una lettura consapevole del sito archeologico.




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